Questo scritto si propone di rileggere la teoria di Michele Minolli sullo sviluppo dell’Io-Soggetto all’interno del contesto scolastico. Prendendo spunto dalla lettera aperta di un’insegnante, scritta durante la riapertura delle scuole dopo il primo lungo lockdown, la riflessione entra nella quotidianità scolastica per provare a raccontare un approccio educativo definito ‘Pedagogia della Presenza’ che si pone come obiettivo lo sviluppo dell’Io-Soggetto e che mette a fuoco la necessità di ripensare la relazione educativa tra adulto e bambino, relazione in cui anche l’adulto è coinvolto in un processo trasformativo ed è chiamato ad assumersi la responsabilità della qualità della sua Presenza. Il percorso di formazione e ‘metavisione’ qui proposto diventa il luogo di massima esplicitazione del lavoro dell’insegnante su sé stesso.https://doi.org/10.4081/rp.2022.594