Ciao mamma guarda come mi diverto: bambini felici al nido-proposte laboratoriali e modalità relazionali

Piccole gioie quotidiane: grandi e piccini abitano il nido

La gioia ha a che fare con il ‘cosa si fa’ o con il ‘come si sta’ nella relazione educativa?
STUPORE, CURIOSITÀ, AVVENTURA richiamano l’immagine di un educatore che si pone in una relazione col bambini AUTENTICA perché ascolta e cerca perché vuol scoprire il senso di ciò che fa. Esattamente come il bambino è vulnerabile, in un certo senso. Umano. Non detentore di una verità assoluta.
È un adulto che vive nella dimensione dell’attesa, quindi una presenza affettuosa perché saper attendere significa ‘avere fiducia’, significa sperare. E il bambino questo lo percepisce.
Parliamo di un educatore che ha la cultura del progetto e non del programma. Un Adulto che esplora e non che controlla.

La continuità nella discontinuità: la qualità della relazione educativa come valore condiviso tra ordini di scuole

Che cosa condividono insegnanti, bambini e genitori nel loro procedere dentro al percorso scolastico? Che cosa hanno in comune bambini di tre, sei, nove o dodici anni? Che cosa vuol dire per un genitore accompagnare il proprio figlio nei diversi momenti scolastici? Come si declina l’idea di responsabilità condivisa tra genitori e insegnanti? Che cosa si intende per qualità della relazione educativa?

In dialogo con la scuola ‘Senza Zaino’

Le riflessioni e le ricerche pedagogiche attuate in questi anni, hanno portato ad approfondire sempre di più la dimensione relazionale implicata nel processo educativo. L’organizzazione degli spazi, dei materiali e la documentazione pedagogica sono diventati così espressione della ricerca di una qualità di interazione col bambino caratterizzata dalla Presenza. Penso che la complessità del mondo … Leggi il seguito


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