Piccole gioie quotidiane: grandi e piccini abitano il nido
La gioia ha a che fare con il ‘cosa si fa’ o con il ‘come si sta’ nella relazione educativa?
STUPORE, CURIOSITÀ, AVVENTURA richiamano l’immagine di un educatore che si pone in una relazione col bambini AUTENTICA perché ascolta e cerca perché vuol scoprire il senso di ciò che fa. Esattamente come il bambino è vulnerabile, in un certo senso. Umano. Non detentore di una verità assoluta.
È un adulto che vive nella dimensione dell’attesa, quindi una presenza affettuosa perché saper attendere significa ‘avere fiducia’, significa sperare. E il bambino questo lo percepisce.
Parliamo di un educatore che ha la cultura del progetto e non del programma. Un Adulto che esplora e non che controlla.