Sono notizia di quasi ogni giorno le classi o bambini in quarantena, l’esigenza di sostituzioni, l’alternanza di didattica in presenza e a distanza. Le insegnanti ogni giorno si trovano ad affrontare sentimenti di fragilità, tensione, ansia per la propria ed altrui salute e insieme il desiderio di mantenere una relazione educativa di qualità.
La psicologia e la pedagogia richiamano alla dimensione dell’ascolto, del dialogo, della co-costruzione di senso quali cardini di una certa qualità di fare scuola che in epoca Covid risultano indispensabili.
Ma qual è il lavoro che l’insegnate può fare su se stesso per mantenere questa disponibilità all’incontro? Quanto diventa preziosa ora, in epoca Covid, questa apertura?
Proponiamo un lavoro di supervisione tra insegnanti di diverse scuole dell’Infanzia, del Nido, della scuola Primaria con l’idea che le competenze si conservino e si alimentino, soltanto se si ha il coraggio di lasciarle ibridare da altre e che la qualità della Presenza dell’insegnante si persegua all’interno di occasioni di confronto e di apertura, cioè nell’incontro con l’Altro. Ora più che mai.